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Il volo della fantasia presenta…Laura

http://libriepassioni.blogspot.it/2013/04/6-in-stand-by-di-silvia-scibilia.html?spref=fb

ARGETA BROZI, AUTRICE DI “TENTAZIONI” E “AL DI LA’ DI TE” PRESENTA: LAURA


Laura non si sente più donna, ma solo la moglie di Massimo, anzi, a volte nemmeno quello, visto che lui sembra concentrato solo su se stesso e le sue priorità. E’ una donna fragile e forte, determinata a riavere le redini della propria vita, a mettersi di nuovo in gioco. Di Laura ho apprezzato il fatto che non si lasciasse abbattere dalla situazione, ma combattesse per cambiarla, mi è piaciuta la sua capacità di adattamento e la sua forza anche nei momenti di maggior sconforto.

Attenzione: la foto non rappresenta Laura, ma l’autrice di qualche anno più matura

http://www.youtube.com/watch?v=J__D667nnj4

Per chi volesse saperne di più del mio personaggio…la sua entità è

http://www.entitas.eu/e72/laura-montani.html

 

6 in stand-by su Divagazioni

http://www.vivianapicchiarelli.com/6-in-stand-by-di-silvia-scibilia/

Una narrazione a due voci, quelle di Laura e Massimo, un continuo avanti e indietro nell’arco temporale di dieci anni, per parlare di una storia d’amore, vera, attuale, amara, passionale… simile a quella di tante coppie.

La conoscenza e il primo approccio, l’innamoramento e la passione, il matrimonio e l’amore, e, infine, la crisi. Crisi che poi è l’inizio del romanzo. La storia prende avvio, infatti, con Laura che mette in “stand-by” Massimo, perché è talmente tanta l’abitudine che non sa più distinguere quello che ha da quello che vorrebbe avere.

Se Laura è una svagata cronica, irrazionale, istintiva, volubile e sempre disponibile, Massimo è un uomo razionale, misurato, che pianifica ogni cosa.

Due mondi agli antipodi. Eppure si trovano e pensano di potersi incontrare a metà strada. La débacle, però, è inevitabile se tutti e due smettono di essere se stessi fino in fondo per compiacere l’altro.

Laura e Massimo sono vittime della loro pigrizia e vigliaccheria, dell’indifferenza reciproca e dei silenzi che pesano più di un tradimento o di una bugia.

Il fatto che sia proprio l’accomodante Laura a mettere in pausa il rapporto, a ridiscutere la propria vita e di conseguenza quella degli altri, lascia tutti spiazzati.

Nessuno sa, però, che Massimo, l’uomo tutto d’un pezzo, granitico e prevedibile, non è esente da difetti e ha fatto l’errore di trattare sua moglie come una bambola invece che come una donna…

Il romanzo è un continuo alternarsi di errori, ripicche, porte chiuse e riaperte, in un oscillante insicurezza che è poi quella che attanaglia ognuno di noi.

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di Viviana Picchiarelli

L’intervista di Roberto Baldini

Questa è un’intervista che giunge inaspettata perché Roberto Baldini tempo fa mi aveva regalato una splendida recensione di 6 in stand-by. 

E’ un’intervista che ho apprezzato tanto perché non è facile che le domande siano originali e si finisce per doversi scervellare per non essere ripetitivi. 

Questa intervista è originale e mi ha fatto sentire a mio agio nel rispondere, con il risultato che…beh, leggete e giudicate da voi.

Quindi Grazie Roberto Baldini!!! E non solo per aver scelto una foto di qualche anno fa!

Intervista A Silvia Scibilia

 

Cari Amici, oggi ho il piacere e l’onore d’intervistare
Silvia Scibilia
la brillante autrice dello stupendo romanzo
“6 In Stand-by”, edito da Butterfly Edizioni
Per saperne di più:

Bando alle ciance, godetevi l’intervista!

Ciao Silvia! Grazie per il tempo che mi dedichi.
Innanzitutto parlaci un po’ di te, raccontaci qualcosa…
La domanda di riserva? Non è un argomento interessante. 
Vivo a Trapani, una città che adoro e ho due figli. 
Sono una lettrice bulimica e sono un’appassionata di danza orientale e afro-brasiliana. 
Ho iniziato a scrivere da adolescente, poi ho smesso per eccesso d’insicurezza. 
Ho deciso in seguito che ero abbastanza matura per poter accettare le critiche senza lasciarmi ferire da esse. 
Adesso non posso fare a meno di scrivere nonostante scelga dei personaggi un po’ sopra le righe. 
Sono una persona contraddittoria e spesso anche i miei personaggi rispecchiano questo aspetto. 
Odio le bugie e i bugiardi e penso che il mondo sarebbe migliore se ognuno di noi si mostrasse per come è veramente.
1) Meno male che volevi la domanda di riserva!
Hai risposto in maniera chiara ed esauriente, brava.
Come nasce un tuo personaggio?
È la storia che voglio raccontare che mi suggerisce il personaggio, non il contrario. 
Nel caso di  
6 in stand-by 
mi interessava un personaggio che si lascia trascinare dagli eventi e su questa idea ho immaginato Laura.
2) E hai immaginato benissimo!
Hai disegnato tu la copertina del libro?
La scelta della copertina è stata frutto della bravura di Chiara Boz, dei miei suggerimenti ad Argeta Brozi della Butterfly Edizioni e della sua perseveranza a cercare la soluzione giusta per la mia idea. 
Fin dall’inizio mi interessava dare l’immagine dell’attesa e della riflessione. Inoltre nell’angolo abbiamo inserito una ragnatela a forma di cuore, una metafora ricorrente di Laura nel libro per indicare un legame oppressivo.
3) Complimenti a te per le indicazioni, a Chiara per l’illustrazione e ad Argeta per aver pubblicato il libro!
Il momento della giornata in cui ami scrivere?
È la mattina, quando i miei figli sono a scuola e io posso gustare la solitudine.
4) Il tuo rituale dopo aver finito di scrivere un libro?
È un momento triste nel quale devo allontanarmi dai miei personaggi. Durante la stesura dell’opera sono come un’ombra nella mia mente. 
Ogni momento di riflessione è dedicato a loro. 
Quando ho terminato il mio primo romanzo, Ghiacciolo con Nutella, mi ero talmente innamorata dei protagonisti che ho voluto scrivere il seguito, ma il risultato è stato inferitore alle aspettative. 
Una volta che ho terminato un’opera passo alla fase di revisione che è il momento più snervante e poi faccio leggere l’opera alle mie lettrici cavia, che non sempre sono gentili.
5) Sento le stesse cose, ti capisco benissimo.
Immagina di trasformare il tuo libro in un film:
che attori sceglieresti? E che regista?
È un po’ l’ambizione di ogni scrittore. 
Prima della pubblicazione di 
6 in stand-by da parte di Butterfly Edizioni 
ho realizzato un booktrailer con 
Kim Rossi Stuart nel ruolo di Massimo e 
Valeria Golino per Laura. 
Sono fisicamente gli attori italiani più vicini alla descrizione dei personaggi, se poi la regia fosse affidata a 
Gabriele Muccino 
sarebbe una trasposizione perfetta.
6) Cast stellare!
Libri in formato cartaceo o e-book?
E-book senza dubbio. 
Non è solo un discorso di convenienza poiché ho pubblicato con Lite Editions e Chichili Agency in formato digitale. 
Sono diversi mesi che uso il tablet come strumento di lettura e mi trovo bene. 
Ho un accesso illimitato ai libri senza muovermi da casa, posso leggere di notte a luce spenta (mio marito ringrazia la tecnologia) e non devo perdere tempo a spolverare la libreria. 
Però al di là della convenienza un libro cartaceo rimane, per me, un oggetto di valore.
Se vuoi continuare a leggere l’intervista

Intervista su Scribacchini per passione

 

Una intervista a tutto tondo nella quale parlo delle mie pubblicazioni e dei miei personaggi e anche un po’ di me, perché, lo ammetto…in fondo ogni romanzo è autobiografico!

Salve Scribacchini, eccoci qui con una nuova intervista alla Scribacchina Silvia Scibilia…

Odio amare
Chichilli Agency
3,99 euro 205 pag.

6 in stand by 

Odio amare   

Nuove sfide attendono Marianna Fonte, una giovane scrittrice siciliana al ritorno dall’esperienza romana che le ha regalato tanta notorietà e qualche guaio con Marco, il fidanzato bello e impossibile. La maternità, il matrimonio “riparatore” e il loro piccolo microcosmo, costituito dagli amici e dai parenti sembrano risucchiarli in un universo di equivoci, nel quale l’unico modo per sopravvivere è guardare la vita con disincanto e ironia.

6 in stand by
Butterfly edizioni
15,50 348 pag.
Lei, sensibile e sentimentale, lui, concreto e ambizioso. Due strade che si incrociano, un destino che li mette alla prova. Laura non si riconosce più nella sua storia d’’amore con Massimo: una volta sposati sono cambiate le prospettive e la sicurezza della loro unione sembra improvvisamente vacillare, e di mezzo c’’è anche un figlio. Che cosa fare? Riprendere in mano la propria vita o stare a guardare la propria relazione mentre se ne va in frantumi?
Un compromesso: lasciare tutto in stand-by.
 
 
Ciao Silvia, parlaci del tuo rapporto con la scrittura…
 
Vorrei poter scrivere di avere un rapporto simbiotico con la scrittura e che se potessi me ne starei tutto il giorno attaccata al pc dimenticando pure di nutrirmi, un po’ come David Martin de “Il gioco dell’angelo”, purtroppo però le incombenze quotidiane e la mia meravigliosa famiglia mi obbligano a mettere in un cantuccio la scrittura. Ciò non significa che nel frattempo la mia testa non sia immersa in immagini che vengono rielaborate fino al momento in cui posso materialmente scrivere. Per me scrivere è comunicare con me stessa e gli altri, è filtrare la realtà che vivo attraverso dei personaggi di fantasia. È difficile trovare nei miei scritti un racconto di pura evasione e anche nelle ambientazioni storiche cerco di cogliere e trasmettere i disagi legati alla società che descrivo.
Hai alle spalle ormai quattro pubblicazioni, ti senti cresciuta artisticamente e stilisticamente?
L’esercitazione alla scrittura porta inevitabilmente dei cambiamenti stilistici. La conferma viene soprattutto dai commenti dei lettori che hanno lodato la crescita tra la pubblicazione d’esordio (Ghiacciolo con Nutella) e la terza pubblicazione (6 in stand-by). Nella mia scrittura è cambiato lo stile, che si è allontanato da quello aggressivo e ironico del chick-lit, ma anche il tempo che dedico alla scelta delle parole. Tuttavia se ciò è positivo dal punto di vista stilistico non voglio correre il rischio di perdere in naturalezza che è una delle caratteristiche che hanno fatto apprezzare le mie prime pubblicazioni.
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